venerdì 31 gennaio 2014

Saldi, Saldi e ancora Saldi da Pittarello Rosso!

Verso metà gennaio, poco dopo l'inizio dei saldi, Shoegal e io abbiamo fatto incursione in ben due store Pittarello a Roma, prima in quello di Ciampino, ove non ero mai stata e ringrazio Sara per avermici portata, e poi, in un momento successivo, in quello sulla Casilina. È accaduto infatti che scarpe e borse invernali, scontate fino al 50%, fossero state logicamente già prese d'assalto, per cui nel negozio di Ciampino non avevano più il numero di un paio di stivali di cui mi ero innamorata. 
Tornata a casa, mi sono data dell'idiota: potevo chiedere al commesso in cassa di fare una telefonata agli altri due negozi. Pazienza, l'ho fatto io, chiamando subito il megastore sulla Casilina: non conoscendo il codice dello stivale, una commessa si è messa a cercarlo mentre era al telefono con me, in diretta, fino a individuarlo, trovare il 38 e mettermelo da parte! Questo è un vero servizio!



Quando l'ho visto allo store di Ciampino, non volevo crederci che fosse in finta suede: al tatto il velour, di color ruggine, è davvero morbido, tanto che gli stivali sono privi di zip e inserti elastici, semplicemente si infilano.




Ed è molto semplice infilarli, un po' meno sfilarli, soprattutto se indossati sopra dei jeans aderenti, ma stanno su che è una meraviglia, né troppo rigidi, né troppo morbidi (col rischio che scivolino giù).




Il tacco squadrato, in finto cuoio lamellare nero, è perfetto da ogni punto di vista: rende lo stivale comodissimo e spezza il colore acceso della tomaia, donando un carattere country alla calzatura.
Questo modello, scontato del 50%, costa - se lo trovate ancora - solo €39.95, quindi correte ad approfittarne!

sabato 25 gennaio 2014

Guida alla vendita su eBay: vendere in Italia e all'estero.

Altro che guida, qui occorrerebbe un manuale, di quelli alti quattro dita.
Vendere su eBay è facile e difficile al tempo stesso, di sicuro è più facile (nel senso di rapido e remunerativo) vendere su ebay.com, quindi in tutto il mondo, che su ebay.it limitandosi all'Unione Europea. Ma ci sono anche tanti grattacapi, tra PayPal che blocca i fondi a ripetizione e i tanti dipendenti delle Poste Italiane che sparano cazzate a raffica allo sportello.
Andiamo con ordine.

CREARE UN ACCOUNT VENDITORE

Un utente ebay che si è iscritto come semplice compratore può diventare venditore modificando il proprio account:


Pronto a iniziare?! Nemmeno per sogno! Prima bisogna sapere alcune cose fondamentali:
In quanto venditori, dovete a eBay una percentuale sulle vendite, che cambia a seconda dell'ebay che usate per vendere i vostri oggetti. Come fa eBay a essere certo che paghiate la percentuale? Semplice, prima ancora di selezionare il tipo di account venditore, vi costringe a scegliere il metodo di pagamento automatico, ovvero dovete scegliere tra PayPal o una carta di credito per pagare le tariffe dovute a eBay. Furbi, eh? Analizziamo le due opzioni:
1) la carta di credito è collegata logicamente a un conto corrente, per cui non vi consiglio si lasciare gli estremi della vostra carta, per cui se è possibile registrare una carta prepagata usate quella, altrimenti...
2)...selezionate PayPal, il metodo di pagamento preferito dagli acquirenti (poi spiegherò perché). È purtroppo l'unico modo per:
- avere pagamenti istantanei;
- farsi pagare da qualsiasi ebayer nel mondo (su ebay.com non esiste l'opzione bonifico bancario o simili);
- usare quei pagamenti per pagare le tariffe ebay senza che i vostri soldi in banca siano toccati.
Naturalmente se non avete un account PayPal per venditori, dovete crearlo associandovi una carta prepagata (PostePay o ancora meglio la card PayPal) o modificare quello che avete, ma è una cosa così lunga e pallosa che l'ho rimossa dalla mia memoria.
Se però decidete di vendere solo in Italia, allora potete evitare le tariffe PayPal applicate alle transazioni commerciali (e un mare di altre rogne) selezionando un altro metodo di pagamento per l'acquirente e quindi la carta di credito come forma di pagamento automatico per pagare le tariffe eBay. Vi avverto però che a seconda di cosa intendete vendere, a volte vendere su ebay.it basta e avanza, a volte è del tutto inutile. Inoltre, come ho scritto più su, la maggioranza degli acquirenti preferisce pagare tramite PayPal perché è più tutelata. Se poi gli acquirenti sono stranieri, non avete altra scelta che usare PayPal.

Il tipo di account 

Su eBay sono previsti due tipi di account venditore: professionale (cioè con partita IVA) e non professionale o privato (il semplice utente che vuole fare un po' di spazio in casa). 
Il venditore professionale può aprire su eBay un negozio virtuale per il quale paga un affitto mensile + le tariffe previste per le singole inserzioni, siano esse Aste o Compralo Subito + la percentuale prevista per eBay in caso di oggetto venduto.
Il venditore non professionale non può aprie un negozio online, ma ha un'agevolazione: su ebay.it può creare fino a 75 aste gratuite al mese (senza prezzo di riserva), mentre su ebay.com può creare un massimo di 50 inserzioni gratuite al mese, siano esse aste (auctions, con l'opzione Compralo Subito o meno), o Compralo Subito (Buy it Now). Superati questi numeri, il privato paga le tariffe d'inserzione come il venditore professionale + la percentuale che spetta a ebay per le vendite.

Tariffe eBay

Le tariffe che un venditore è tenuto a pagare a eBay, che abbia o meno venduto qualcosa, cambiano come ho detto a seconda dell'eBay usato, le tariffe di ebay.it infatti non sono le stesse di ebay.com:



Ebay.it tende in genere a uniformarsi a ebay.com, per cui tremo all'idea che un giorno eBay Italia decida di far pagare ai venditori la stessa commissione sul valore finale di ebay.com. Attualmente infatti, se vendo tramite ebay.it, devo a quest'ultimo il 9% sul venduto (fino a un max di 75 euro). E basta. Ma se vendo il mio oggetto tramite ebay.com, devo a quest'ultimo il 10% sul totale, ovvero il venduto + spese di spedizione (fino a un massimo di 250 dollari = 185 euro!). 
Perché una simile scelta? Semplice: molti venditori si sono approfittati in passato del fatto che la commissione finale venisse applicata soltanto sul venduto, per cui per esempio mettevano a 1 dollaro l'oggetto da vendere e a 100 dollari le spese di spedizione. In questo modo a ebay non dovevano praticamente niente. È il sitema che adottano purtroppo anche alcuni venditori italiani per eludere le tariffe eBay. Dapprima eBay.com ha tentato di porre un limite alle spese di spedizione (ovvero era impossibile inserire cifre troppo alte: l'inserzione non veniva creata), poi ha deciso di applicare la commissione finale sul totale (per quanto in realtà la suddetta commissione si abbatta più sul venduto che sulle spese di spedizione).
Da un punto di vista economico, quindi, ebay.it è sicuramente più vantaggioso, ma è più facile vendere su ebay.com. E questa facilità si paga. Tra l'altro ebay.com chiede massimo 30 centesimi come tariffa d'inserzione, ebay.it arriva fino a 2,80 euro. Insomma ci sono vantaggi e svantaggi da entrambe le parti.
Sicuramente un ulteriore svantaggio di ebay.com è che se create un'asta sull'ebay americano e ricevete delle offerte troppo basse, sappiate che nel caso in cui decidiate di annullare l'asta pagherete comunque la commssione sul valore finale come se aveste venduto l'oggetto (freccia rossa nella colonna destra dell'immagine sopra), perché per ebay.com non è carino illudere gli acquirenti.
Se dunque volete evitare di vendere il vostro oggetto a un prezzo troppo basso, potete aggiungere all'asta l'opzione Prezzo di Riserva, che vi consentirà di venderlo soltanto al prezzo minimo che avete segretamente stabilito. Attenzione però, il Prezzo di Riserva si paga comunque, che vendiate o meno l'oggetto e naturalmente ha un prezzo diverso a seconda dell'ebay sul quale vendete:


Fate prima ad abbinare all'asta il Compralo Subito: è gratis e l'acquirente sa esattamente qual è il prezzo minimo al quale il venditore è disposto a vendere l'oggetto senza tante seghe mentali.

Tariffe PayPal


Lo schema dice tutto ed è a causa di queste tariffe sulle transazioni commerciali se tanti venditori preferiscono usare altri metodi di pagamento. A tutt'oggi però molti venditori hanno ben altri problemi con PayPal: il blocco dei pagamenti. 
Prima accadeva una tantum ai venditori non professionali, adesso è un continuo: dall'inizio di gennaio ogni volta che vendo un paio di scarpe su ebay, PayPal blocca subito il pagamento. Non è accaduto solo a me e il blocco non viene applicato solo a cifre alte.
PayPal lo fa per tutelare l'acquirente, vuole assicurarsi che il venditore spedisca al più presto e usi sopratutto una spedizione tracciabile (conviene a lui per primo per dimostrare che ha spedito). Tutto ciò mi sta benissimo, ma per un venditore resta una rogna, perché:
1) scrivendo il numero di tracciamento della spedizione su eBay e/o PayPal, quest'ultimo dovrebbe sbloccare il pagamento dopo 3 giorni, invece non succede mai, anzi, dopo una settimana e oltre i soldi rimangono ancora bloccati.
2) se non volete/potete aspettare 21 giorni per prendere possesso dei vostri soldi, potete chiarmare PayPal per farli sbloccare (lo fanno subito), solo che il numero guardacaso è a pagamento...


CREARE UN'INSERZIONE

Non starò qui a illustrarvi passo passo come si fa, perché di per sé è facile, ma su alcuni punti fondamentali devo soffermarmi:
1) non create mai un'inserzione tramite cellulare, appare scarna di foto e soprattutto di contenuti, per cui non attira potenziali compratori, dal momento che si trovano costretti a contattare il venditore per avere ulteriori info e/o foto;
2) nel titolo è bene mettere più informazioni possibili, soprattutto la marca dell'oggetto che vendete. Se non è una marca nota, molti aggiungono una marca concorrente famosa per rientrare in più parametri di ricerca. Ebay in realtà non lo tollera e se se ne accorge, vi blocca la possibilità di creare nuove inserzioni.
3) Potete caricare fino a 12 foto gratuitamente, quindi non limitatevi a una sola! Mostrate pregi e soprattutto difetti del vostro oggetto, in modo da non indurre l'acquirente ad aprire una controversia contro di voi per oggetto non conforme alla descrizione. Se per esempio l'oggetto ha più danni di quel che voi avete descritto e/o fotografato, eBay vi costringerà a risarcire in tutto o in parte l'acquirente, quindi siate precisi nella descrizione e nel fare le foto, in modo che l'acquirente poi non possa lamentarsi!
4) compilate più campi possibili in modo da descrivere l'oggetto il più minuziosamente possibile: paese di manifattura, materiale, colore, taglia, misure, ecc. altrimenti rischiate che il vostro oggetto non rientri nelle ricerche degli acquirenti.
5) Asta? Compralo Subito? Asta + Compralo Subito? Asta + Prezzo di Riserva? Decidete voi, ma sappiate che una volta scelto il tipo di inserzione non potete modificarlo finché l'inserzione non scade. La durata la decidete voi, in genere è impostata a 7 giorni, ma può durare di più o di meno. Le inserzioni professionali possono durare fino a 30 giorni.
6) Potete annullare un'inserzione prima della data di scadenza purché non manchino meno di 12 ore al termine, altrimenti non è possibile farlo. Se si tratta di un'asta e ci sono delle offerte, su ebay.it non ci sono problemi, su ebay.com pagate comunque la percentuale a eBay come se aveste venduto l'oggetto.
7) Potete decidere se vendere solo in Italia, solo in Europa oppure in tutto il mondo (ma comunque escludendo alcuni paesi), tuttavia sappiate che se create l'inserzione su ebay.it, il prezzo sarà in euro, ben visto (in tutti i sensi) solo nell'Unione Europea: il resto del mondo preferisce il dollaro (più conveniente con il cambio) e a meno di fare una ricerca specifica, su ebay.com vengono visualizzati solo risultati (in dollari) di venditori che hanno creato l'inserzione sullo stesso ebay.com. Dipende sempre ovviamente da cosa vendete, ma torno a ripetere che in molti casi (come le scarpe) se vi limiterete a vendere su ebay.it, concluderete assai poco.

La spedizione

Per prima cosa: USATE SEMPRE E SOLO SPEDIZIONI TRACCIABILI. Lo dico per voi, non per l'acquirente. Se il pacco non arriva a destinazione e non potete dimostrare a eBay di aver spedito perché avete usato una spedizione economica e non tracciabile, siete fottuti: eBay, che al momento dell'apertura della contestazione da parte dell'acquirente fa bloccare su PayPal parte dei vostri fondi, vi costringerà a risarcire in toto l'acquirente (ovvero costo dell'oggetto + spedizione) trasferendo la parte dei fondi bloccata (corrispondente appunto a ciò che l'acquirente ha pagato) sul conto PayPal dell'aquirente.
Ergo, per spedire in Italia usate sempre come minimo la Raccomandata. Anche il Pacco Ordinario ora è tracciabile. In ogni caso, non usate mai la Prioritaria! Ci sono acquirenti che se ne approfittano, affermando che il pacco non è arrivato anche se non è vero, e se non potete dimostrare di aver spedito dovete pure risarcirli!
Se l'acquirente ha fretta di ricevere l'oggetto, potete offrirgli la Raccomandata1; se il pacco è voluminoso, il Paccocelere3 (minimo €9,90) o addirittura il Paccocerele1 (minimo €11,90), ma se non avete lo scontrino che attesta il valore della merce, non potete assicurare il pacco.
Per spedire all'estero potete usare la Raccomandata Internazionale: non fatevi fregare allo sportello dell'ufficio postale quando l'impiegato afferma che non è sicura o peggio che è tracciabile solo in Italia, non è vero!!! La Raccomandata Internazionale ora è tracciabile fino alla consegna sul sito delle Poste Italiane, è tracciabile persino sul sito delle poste USA (USPS.com), quindi non credete alle cazzate che vi raccontano all'ufficio postale, la maggior parte di chi vi lavora non sa una emerita mazza delle spedizioni internazionali! Le uniche limitazioni della Raccomandata Internazionale sono il peso e le dimensioni: non può superare i 2 kg di peso e la somma delle tre dimensioni non deve superare i 90 cm. Quindi quando alle Poste vi dicono che il pacco è grosso e dovete usare il (costosissimo) Paccocelere, ditegli subito le misure del vostro pacco così li zittite.
Per spedire la Raccomandata Internazionale è sufficiente compilare un modulino identico a quello della normale Raccomandata ma di un altro colore: non dovete quindi dichiarare né il contenuto del pacco, né il suo valore.
Se il pacco è davvero voluminoso e/o pesa più di 2 kg allora - e solo allora - dovete ricorrere al corriere delle Poste Italiane (a meno che non abbiate una convenzione con un corriere privato). Non usate il Pacco Ordinario Estero: NON È TRACCIABILE! Potete invece scegliere tra:
1) EMS (Express Mail Service): potete spedire fino a 30 kg in 175 paesi nel mondo, il pacco viene consegnato in 5 giorni lavorativi. La somma delle 3 dimensioni però non deve superare i 225 cm:



2) Quick Pack Europe: è il corriere espresso pensato per spedire in 3 giorni lavorativi in Europa, quindi sia in paesi facenti parte della UE, sia in paesi europei ma extra-UE. Anche in questo caso potete spedire fino a 30 kg, ma la somma delle 3 dimensioni del pacco non deve superare i 225 cm:


Come potete notare, spedire in Europa è più conveniente con il Quick Pack Europe che con l'EMS. L'unico neo è che dovete compilare la lettera di vettura + la documentazione doganale per i paesi extra-UE.
3) Paccocelere Internazionale: il corriere espresso delle nostre Poste, una vera bomba: la consegna è prevista in 2 giorni lavorativi per l'Unione Europea, 3 per i paesi extra-UE e 4/5 giorni per il resto del mondo e vi assicuro che viene rispettata. Il problema è il costo: le tariffe sono davvero salate. Comunque anche in questo caso potete spedire fino a 30 kg, la somma delle 3 dimensioni del pacco non deve superare i 225 cm, ma non occorre alcuna lettera di vettura, né la documentazione doganale: basta compilare un modulo dichiarando il tipo di merce e il suo valore.

Se dovete usare il corriere espresso (nazionale o internazionale che sia), ricordatevi che per le nostre Poste non esiste il valore zero: dovete quindi comunque dare un valore all'oggetto che spedite, tenendo presente che se il pacco viene spedito in paesi extra-UE, passerà per la dogana estera e quindi l'acquirente dovrà pagare le tasse doganali.

Su ebay.it non è un problema scrivere cifre alte per la spedizione se questa è effettuata tramite corriere espresso (ma non approfittatene, gli acquirenti non sono stupidi), mentre su ebay.com è un problema: come ho scritto all'inizio, ebay.com impedisce ai venditori di inserire cifre troppo alte per le spedizioni, quindi vi consiglio di usare la Raccomandata Internazionale per le spedizioni estere e di specificare nella descrizione dell'oggetto che volendo offrite il corriere espresso (quando l'oggetto viene venduto, potete modificare le spese di spedizione prima che l'acquirente paghi).

Imballaggio

Se non avete a disposizione degli scatoloni da riutilizzare, potete usare le scatole vendute negli uffici postali:


Vi consiglio di non ridurvi all'ultimo momento a cercare le scatole negli uffici postali, visto che le esauriscono in fretta.

Metodo di pagamento

Come ho già scritto, la maggioranza degli acquirenti preferisce PayPal come metodo di pagamento. Se poi decidete di vendere all'estero, non avete scelta. Nello schema sottostante sono stati messi a confronto diversi metodi di pagamento accettati da eBay e sembra che PayPal sia l'unico a non avere difetti, ma ora sapete che per i venditori non è così. Tuttavia per gli acquirenti è il modo migliore per essere tutelati:


Come vedete gli altri metodi di pagamento presentano degli svantaggi per gli acquirenti, che quindi difficilmente li scelgono.
Non vi venga in mente di chiedere all'acquirente di ricaricare la vostra PostePay o una qualsiasi altra carta ricaricabile! L'acquirente non è minimamente tutelato, per cui rischiate che vi denunci a eBay, che proibisce categoricamente le transazioni al di fuori di eBay stesso perché non può proteggere l'acquirente in caso di frode (e perché non ci guadagna).

FEEDBACK

Cari venditori, purtroppo non potete lasciare feedback negativo agli acquirenti disonesti o non paganti: eBay ha irragionevolmente tolto questa possibilità ai venditori, di fatto togliendo loro l'ultima arma che rimaneva contro le truffe. Al contrario, gli acquirenti possono farlo, ma se vincete una controversia su PayPal, eBay sarà costretto a cancellare l'eventuale feedback negativo che avete ricevuto dall'acquirente.

LE CONTROVERSIE

Un venditore prima o poi deve aspettarselo. Arriverà il momento in cui un acquirente, invece di cercare innanzitutto di risolvere un problema amichevolmente, aprirà imbufalito come una iena con le emorroidi una controversia contro il venditore per:
1) oggetto non ricevuto;
2) oggetto non conforme alla descrizione (questa controversia si può aprire anche giorni dopo che l'acquirente vi ha lasciato feedback positivo!).
Nel caso 1), se il venditore può dimostrare di aver spedito il pacco - e può farlo solo se ha in mano la ricevuta della spedizione, ecco perché dovete sempre usare spedizioni tracciabili - è inattacabile: se il pacco va perso, non è colpa sua, ma delle Poste, per cui non dovrà risarcire l'acquirente. Nel frettempo però i fondi relativi a quella vendita o il loro equivalente vengono bloccati da PayPal su richiesta di eBay. Solo se l'acquirente o eBay chiudono la controversia in favore del venditore, i fondi vengono sbloccati.
Il caso 2) è più complicato. Nel caso in cui l'acquirente dimostra con prove fotografiche che l'oggetto è notevolmente difforme dalle foto e/o dalla descrizione del venditore - quindi è certo di vincere la controversia - il venditore è tenuto a risarcire in tutto o in parte l'acquirente. I fondi di questa vendita o loro equivalente però non vengono nel frattempo bloccati da PayPal su richiesta di eBay, per cui in questa fase il rimborso è a discrezione del venditore, che può concordare con l'acquirente se rimborsare solo l'oggetto (in tutto o in parte) o anche le spese di spedizione e di accettare o meno la restituzione (per regolamento a carico dell'acquirente).
Il venditore può rifiutarsi di riborsare l'acquirente se le prove fotografiche fornite dall'acquirente stesso non dimostrano la non conformità dell'oggetto venduto. A quel punto la controversia, che ha una durata massima di 60 giorni, può essere chiusa solo dall'acquirente o in automatico da eBay, che deciderà chi ha ragione. L'acquirente però può decidere di chiamare in causa eBay per dirimere velocemente la controversia, se non trova un accodo col venditore. A quel punto eBay dovrebbe valutare le prove fotografiche fornite da entrambe le parti, i messaggi scambiati, i feedback e decidere chi ha ragione.
Purtroppo sappiate che eBay tende a dare ragione all'acquirente, perché ha una tale mole di controversie da gestire, che non perde tempo a valutare caso per caso, a meno che in ballo non ci siano parecchi soldi. Per cui aspettatevi che vi dia torto anche se avete ragione.

SE L'ACQUIRENTE VINCE LA CONTROVERSIA CONTRO DI VOI

Su ebay.com è automatico. L'ebay americano non perde tempo a leggere l'inserzione e i messaggi scambiati, a valutare le prove fotografiche o a chiedere spiegazioni al venditore: dà quasi sempre ragione all'acquirente. Ebay.it in una mail mi ha addirittura scritto: "... eBay, a differenza di una tradizionale casa d'aste, non ha la possibilità di verificare dal vivo le condizioni degli articoli messi in vendita...". Ma allora le foto nelle controversie che le chiedete a fare? Infatti non le guardano, a meno che l'oggetto non sia stato venduto per migliaia di euro o dollari, allora prestano loro la dovuta attenzione.
È inutile poi tentare di fare appello (entro 45 giorni), perché il link fornito da ebay.com manda a un vicolo cieco. E comunque pare che anche quando era possibile fare appello, ebay.com lo ignorasse.
In conclusione, ebay.com non tutela quasi mai il venditore, nel forum della community di ebay.com c'è un topic di 9 pagine contro le gestione delle controversie. I venditori perdono quasi sempre e sono costretti a rimborsare gli acquirenti, previa restituzione dell'oggetto spedito: se infatti nell'inserzione avete specificato che non accettate la restituzione, sappiate che è stata fatica sprecata, perché nel caso di una controversia, siete obbligati ad accettare la restituzione dell'oggetto, per fortuna a spese dell'acquirente. Solo se il cliente si rifiuta di spedire, allora non dovete rimborsarlo.
Quando l'oggetto torna indietro, il venditore ha 3 giorni di tempo per rimborsare, altrimenti sarà eBay a risarcire l'acquirente per poi rifarsi sul venditore. Peccato che l'acquirente possa spedire qualunque cosa, basta che fornisca un numero di tracciamento e per eBay è come se avesse restituito l'oggetto, mentre nel frattempo i fondi del venditore su PayPal vengono bloccati per l'equivalente del costo dell'oggetto venduto + le spese di spedizione a suo tempo sostenute dall'acquirente.
A volte quindi gli acquirenti aprono apposta contestazioni fasulle per farsi rimborsare e restituire tutt'altro, ovviamente di poco valore: sanno che ebay.com darà loro sempre ragione, ma soprattutto non sono obbligati a dimostrare che hanno restituito al venditore esattamente ciò che hanno ricevuto. Questo significa che se il venditore riceve indietro l'oggetto danneggiato o peggio un oggetto completamente diverso, non può tentare di fare appello su eBay, perché non è previsto! Al caro eBay non interessa cosa l'acquirente abbia rispedito, purché abbia usato una spedizione tracciabile e l'oggetto sia tornato al mittente, poi non gliene frega più nulla! Se scattate foto e girate un video dell'apertura del pacco - come ho fatto io - sappiate che a eBay non importa un piffero, perché non vi chiederà di visionare né foto, né video. La motivazione è: non siamo una casa d'aste, non possiamo visionare le condizioni della merce. Allora in una controversia le foto che le chiedete a fare?!
Io, per fortuna, non solo non avevo ancora rimborsato, ma avevo anche trasferito tutti i soldi che rimanevano sul conto PayPal al mio conto corrente bancario, in modo che il saldo PayPal fosse pari a zero. Ora, con un paio di stivali rotti grazie a un'acquirente demente, ho detto chiaro e tondo a eBay - che mi ha chiamato al telefono! - che da me non avranno un euro: dopo appena 24 ore dalla consegna, eBay ha infatti rimborsato l'acquirente di tasca sua (ma non avevo 3 giorni di tempo per farlo io?) e ora vuole i soldi da me! La procedura è: o pago, o entro 90 giorni mi bloccano l'account (oppure lo chiudono?) e si avvalgono di una società di recupero crediti. Alla quale farò tante belle pernacchie al telefono. Sappiate infatti che eBay non intenterà mai un'azione legale contro di voi, gli costerebbe troppo, ergo... NON PAGATE!


SE UN ACQUIRENTE NON PAGA

Che succede se un acquirente vince un'asta e poi entro 3 giorni (come da regolamento ebay) non paga? Dovete innanzitutto cercare di contattarlo tramite eBay, se poi non risponde, allora potete aprire voi una controversia contro di lui per oggetto non pagato. L'acquirente a quel punto ha 8 giorni di tempo per rispondere o pagare.
Se l'acquirente ha deciso che l'oggetto non gli interessa più, potete di comune accordo annullare la transazione. A questo punto, quando il venditore annulla la vendita, la controversia viene chiusa e il venditore riottiene l'accredito sul valore finale (ovvero ciò che avrebbe dovuto pagare a eBay).
Se invece passano 8 giorni senza alcuna risposta o pagamento, il venditore può chiudere la controversia autonomamente e rimettere in vendita l'oggetto. L'acquirente infatti sarebbe obbligato a pagare, ma in realtà non è davvero costretto a farlo. In questi casi, l'utente non pagante riceve un ammonimento formale da parte di eBay. Più ammonimenti costituiscono un serio rischio: l'acquirente classificato come non pagante può essere escluso dalle vendite, fino al blocco dell'account.


SE UN ACQUIRENTE TENTA DI FARE IL FURBO

Dal momento che ci sono acquirenti che tentano di approfittarsi del Programma Protezione Acquirenti di eBay facendo credere di non aver ricevuto il pacco, ad esempio, o che l'oggetto ricevuto non è quello promesso, il venditore può segnalare a eBay un acquirente che apre ingiustificatamente una contestazione.
Non mi è mai capitato che qualcuno aprisse una contestazione contro di me su eBay.it, per cui vi dico il procedimento da seguire su eBay.com, presumo sia lo stesso:
1) andate nella pagina della contestazione (Your case details);
2) nella colonna destra, sotto How does Buyer Protection Work, cliccate su Learn More;
3) nella nuova pagina che si apre, nella colonna a destra in basso chiamata Helpful links, cliccate su Report a problem with a buyer;
4) a questo punto, nella nuova pagina Report a Buyer, dovete selezionare la vendita per la quale è stata aperta una contestazione e quindi il motivo per cui segnalate l'acquirente.



Bene, mi sembra di aver detto tutto. Se avete dubbi o domande, chiedete pure.

lunedì 6 gennaio 2014

Saldi di gioia: Sergio Rossi glossy burgundy patent "Kalika"

[Use Google Translate in the right column to translate into your language!]

Tutte dovremmo avere una scarpa color burgundy nel nostro armadio. Non un burgundy qualsiasi, ma un glossy burgundy, per un effetto scintillante.
È con questa idea in testa che nella tarda mattinata di ieri mi sono recata in piazza di Spagna, dritta da Sergio Rossi: qualche settimana fa avevo adocchiato dalla vetrina decolltè in vernice di vari colori tipicamente invernali - rosso scuro, blu navy, verde bosco - ma... brillanti. Ieri me ne sono ricordata e dopo aver dato un'occhiata al sito ufficiale di Sergio - dove non c'è ombra di saldi sui modelli classici neanche a pregarlo in ginocchio sui ceci - sfidando la calca mi sono buttata a corpo morto nel negozio. Sì, beh quasi, dovevate vedere la scena: entro con l'aria totalmente indifferente di chi ha i soldi che gli escono dal naso... e non c'è un'anima! °_° 
Mi avvicino a un paio di ChiChi in vernice rosso fuoco e un gentil commesso mi informa che quelle fanno parte della collezione estiva - ecco perché nessun donna ci ronzava intorno - e che le calzature in saldo erano nella stanza adiacente. Varco la soglia e se non c'era il delirio poco ci mancava. Nonostante ciò il gentil commesso mi porta direttamente ai modelli in color glossy burgundy, scontati del 40%.
Trasecolo. Il colore è semplicemente meraviglioso.
Provo una ChiChi col tacco nero e il cap toe grigio, ma non mi convince. Chiedo di provare il modello Kalika monocolore e il solerte commesso - giuro - si scapicolla a cercarlo: il 38 è terminato, mi informa, c'è solo il 37,5. Oh oh oh. Meglio ancora, mi dico: con le calze velate non mi scapperà mai via dal piede. Lo provo e... amore totale e incondizionato. Il tacco alto, dritto, sottile, alla Sergio. La punta a mandorla. Ma è il colore, soprattutto, ad avermi lasciata senza fiato.
Sommiamo a tutto ciò il 40% di sconto e le adulazioni del commesso, e la frittata era fatta:







Il tacco è alto 10.5 cm, ma mezzo centimetro interno di morbido plateau rende questo modello comodissimo:







Sul sito ufficiale di Sergio Rossi non solo questo colore non è presente se non nella versione Kalika tacco 8.5, ma il modello in vernice tacco 10 è in vendita a 450 euro e non è in saldo, mentre in negozio il prezzo di listino è 410 da scontare del 40%. Benché strano, approfittate di questa incongruenza finché potete!

Una chicca: i manici in velluto della busta! *_*