mercoledì 9 luglio 2014

Resoconto di una mattina dedicata ai SALDI: 3 new entries e mezzo pentimento

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Domenica 6, di mattina "presto", ho fatto un giro in centro (piazza di Spagna - via del Corso - Pantheon) con l'obiettivo di fare due acquisti ben precisi: un paio di Havaianas per andare in spiaggia e un paio di sandali bianchi con catenelle stile Sergio Rossi da Aldo. A questi obiettivi avevo aggiunto almeno tre soste: da Jimmy Choo, da Louboutin e in un negozio di fronte Aldo che vende Steve Madden (non ricordo il nome, scusate, del resto l'età avanza inesorabile...).
Come sempre, i grandi nomi, durante i saldi, applicano il 40% di sconto, mentre i negozi "comuni" applicano sconti che arrivano "fino al" 50%. Il che vuol dire che ciò che piace a voi sicuramente è scontato al minimo, cioè al 20%, se arriva al 30% dovete genuflettervi e ringraziare la vostra divinità preferita.
Infatti, da Aldo, i sandali che poi ho comprato sono scontati del 30%, meno male quindi che Aldo è un marchio lowcost. Si tratta del modello Derrer, un bellissimo sandalo in ecopelle bianca che sul sito ufficilae - stranamente - non c'è e quindi non è possibile acquistarlo on line:






Derrer, caratterizzato da una decorazione a maglia realizzata con piccoli anelli dorati e agganciata a un doppio listino frontale (che frena tantissimo il piede impededogli di scivolare in avanti) e un doppio cinturino alla caviglia, è disponibile anche in nero e lo trovate in saldo a 69,99 euro.
Già che ero da Aldo, ho acquistato anche delle solette adesive antiscivolo per suole di cuoio:



Costano 4,90 euro, sono rimovibili, ma utilizzabili una volta sola. Penso le userò per le Blade...
Sono poi passata da Louboutin - che la domenica apre alle 12.00! - e l'unico modello tra quelli in saldo che ha suscitato il mio interesse e si avvicinava alla mia taglia - una Lady Peep Sling tricolor alla modica cifra di 390 euro - era un 39 troppo grande, ma soprattutto con un terribile plateau giallo senape:


Difficilmente Louboutin ci azzecca con l'accostamento dei colori e se il modello vi sembra bello in foto, beh, andatelo a vedere dal vivo (il mio lui, che è entrato in negozio per darmi un consiglio, quando siamo usciti mi ha detto: "Ma davvero mi hai chiamato per quello? Ma sul serio stavi pensando se prenderlo? Quel colore nun se po' guardà!". In effetti sul piede non è proprio il massimo e se penso a quanti colori migliori e migliori accostamenti Louby abbia fatto, ho fatto bene a lasciarlo dov'è).
Da Jimmy Choo è invece disponibile una Lance color bronzo taglia 39 a 345 euro (o era 375? Non ricordo bene...):




Io ho preferito comprarmi finalmente il mio primo paio di Havaianas, il cui negozio monomarca non fa saldi neanche se li pregate in ginocchio: del resto non ne ha bisogno, visto che era pieno di gente e la mia taglia fra i sandali più economici (26 euro...) era rimasta solo nel color fuxia:


Fin qui ero riuscita a tenere duro: avevo speso solo un centinaio di euro per due paia di calzature, entrambe necessarie (un sandalo bianco mi mancava), per cui, assolta la mia missione, mi sono diretta a piazza di Spagna per prendere la metro.
Ma.
Sono passata davanti a Sergio Rossi.
E ho adocchiato la vetrina.
E le ho viste. Era meglio se avessi fatto finta di niente.
Nemmeno mi sono resa conto di aver imboccato l'ingresso del negozio, di colpo ero nella stanza dei saldi a provare tre modelli, tutti in saldo a 270 euro. Voi mi capite, vero? VERO?
Non è che ho una fissazione per Sergio Rossi, tutt'altro, ma bisogna ammettere che sono pochi i grandi marchi le cui calzature, durante i saldi, costano sotto i 300 euro. Da Louboutin il prezzo medio è 400 euro per modelli diversissimi. Da Jimmy Choo poco meno. Da Sergio Rossi è 270 e non è certo di qualità inferiore, anzi. Comunque ho notato che i prezzi sono un po' aumentati: lo scorso inverno le Kalika e le ChiChi in vernice glossy erano in saldo a 246 euro, ora per l'appunto stanno a 270. Anche da Louby le Lady Peep Sling costavano un po' di meno, intorno alle 350 euro.
Comunque sia, alla fine sono uscita con un paio di Lady Jane (ovvero ChiChi on cap toe) dentro una busta, l'unico 37.5 rimasto nella versione tricolor ciclamino (tomaia), rosa corallo (cap toe) e arancio (tacco) in vernice glossy (decisamente migliore come abbinamento di colori, vero?), che sul sito ufficiale è in vendita solo nella versione slingback:


 



Le ho provate tutte per cercare di farvi capire il reale colore della tomaia: sul balcone alla luce del sole, in camera con la luce artificiale, in salone con il flash e infine in cucina col riflesso della luce naturale:


 



Non è che sia proprio pentita dell'acquisto, visto che ogni volta che guardo questo modello - che sognavo da tanto - sospiro di gioia, ma in una giornata ho speso circa 370 euro quando mi ero ripromessa di spendere il meno possibile, dopo la follia dei sandali Marrakesh di Casadei, per risparmiare i soldi e investirli in viaggi, anziché in scarpe (e vestiti). Voi mi direte: tanto valeva allora spendere 390 euro per le Lady Peep e via. Neanche per idea. Se devo spendere così tanto, il colore o i colori devono piacermi e la scarpa deve calzarmi perfettamente, non scapparmi via dal tallone tanto da dovervi infilare una soletta interna e far stringere l'elastico posteriore dal calzolaio con un taglia e cuci. Ho già sbagliato quando ho preso i sandali Galliano verde menta taglia 39, non farò di nuovo lo stesso errore.
Comunque, imparerò mai a controllare i miei impulsi in fatto di acquisti? Chissà, forse sì: mi sto pian piano saziando di scarpe e a parte un paio di modelli che sogno da tempo di avere - le Volpi di Louboutin e i sandali Rockstud di Valentino - sto diminuendo col tempo gli acquisti in fatto di scarpe e spero pian piano anche in fatto di vestiti (dannate bancarelle!).
Questo è il motivo per cui aggiornerò sempre meno: il prossimo aggiornamento, infatti, a meno di sorprese, lo prevedo per i primi di agosto, se tutto va bene (altrimenti per fine agosto, se non ho tempo per scrivere e fotografare).
Con un po' più di regolarità, invece, aggiorno la pagina Facebook di Shopping Bag e il mio profilo su Instagram, che stavo meditando di sfruttare al posto di questo blog. Ma è anche vero che nell'uno e nell'altro sito non si possono pubblicare tante foto e più di tutto non posso scrivere tante fesserie tutte insieme, per cui... uhm... al limite aggiornerò il blog ogni morte di papa, non penso sia un problema, vero?