giovedì 27 febbraio 2014

Casadei PE 2014: sandali Blade superstar

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Una donna con scarso potere d'acquisto non dovrebbe mai entrare in un negozio dove il prezzo di un singolo capo d'abbigliameto supera i 300 euro. Figurarsi 500. Invece, affette dal morbo dell'autolesionismo estremo, Shoegal e io siamo andate a trovare il signor Antonio, direttore della boutique Casadei a Roma. Giravamo per negozi e ci siamo dette: perché no? Dare da vicino un'occhiata alla nuova collezione estiva del nostro stilista preferito era un modo perfetto per concludere un pomeriggio di shopping, soprattutto perché sapevamo che il signor Antonio sarebbe stato presente. Per fortuna, essendo un mercoledì uggioso, c'era pochissima gente in giro e il sempre gentilissimo e disponibilissimo direttore si è dedicato totalmente a noi. 
Giuro che volevamo solo fare un saluto veloce prima di tornare alle nostre abitazioni, ma il karma ha voluto che il negozio in quel momento fosse a nostra completa disposizione e quando il signor Antonio ci ha chiesto se volevamo provare qualcosa... come rifiutare?
Va bene, lo ammetto, in realtà ero entrata anche con l'idea di provare un sandalo Blade in particolare: volevo vederlo dal vivo e soprattutto - ovviamente - vedermelo al piede e saggiarne la comodità. Si tratta di Graphic, uno splendido sandalo t-bar bicolore in cui tomaia in vernice e tacco sono in realtà di un sorprendete nero glossy:




Ho ingrandito il più possibile le immagini nella speranza che si noti almeno un poco l'effetto glossy, ma temo che solo dal vivo sia possibile ammirarlo, così come solo dal vivo ho fatto caso alla "finestrella" che si apre al centro della fascia frontale e che appare "divisa" proprio dal listino verticale del t-bar. Non ho particolarmente apprezzato questo tocco originale, ma è un dettaglio insignificate di fronte alla sensualità di una simile opera d'arte:


38.5

Dal momento che il 38 - la nostra taglia Casadei standard - era finito, il signor Antonio ci ha fatto provare il 38.5 e con sorpresa abbiamo scoperto che ci calzava giusto giusto, anzi, ho quasi avuto difficoltà a indossarlo. Il direttore ci ha spiegato che con le calzature in vernice o vernice glossy è del tutto normale, vestono più strette, per cui ci ha consigliato d'ora in avanti di provare sempre una mezza misura in più rispetto alla solita.
Potete quindi immaginare con quale sopresa abbiamo scoperto che la taglia 38 di sandali e decolltè Blade con la tomaia rivestita di "normale" pelle... era grande! Quando abbiamo infatti provato il magnifico modello Evening con il tacco Bladeone, abbiamo appurato come il 37.5 fosse la misura giusta per noi!



È il più bel sandalo con tacco Bladeone finora realizzato ed è diventata subito la mia nuova ossessione: la tomaia è disponibile in bianco o nero, ma sempre con il piping in pelle dorata e il tacco dorato lucido. So che questo tacco non sempre ha incontrato gli apprezzamenti delle shoes addicted, che lo hanno trovato troppo "largo" o "poco proporzionato" rispetto alla scarpa, ma al di là del fatto che io ne sono invece un'estimatrice, trovo che in questo modello più che mai esprima tutta la sua potenzialità, essendo ben bilanciato dal fatto di essere abbinato a un sandalo aperto e non a una decolltè:


37.5

Pubblico - col suo permesso - anche la foto che ho scattato a Shoegal quando ha provato lei stessa il sandalo, poiché ha una risoluzione migliore di quella soprastante:




Non è meraviglioso? Indossato è ancora più bello che in foto o visto esposto su uno scaffale, la pelle è così morbida che sembra un guanto, il tacco ovviamente più comodo del classico Blade, per cui potete immaginare che non avrei mai più voluto togliermelo dal piede. Sì, ero lì lì per comprarmelo e lo sono ancora: devo solo mettere da parte i soldi che servono per acquistarlo, questione di tempo, ma ce la farò.
Abbiamo provato anche altri due modelli Blade, ovvero una bellissima decolltè verde cactus con tacco argento lucido (disponibile anche in rosa Barbie, giallo cedro o aragosta/corallo rosa scuro):




E un'altra decollté con tacco dorato lucido e una sorprendente lavorazione a laser della tomaia per un iperrealistico effetto "pelle di pitone":




In entrambi i casi anche questa volta il 38 era leggermente grande e abbiamo dovuto ripiegare sul 37.5, che invece era non solo perfetto, ma grazie alla morbida pelle comodissimo per le nostre dita, che temevo sarebbero rimaste invece compresse.
Dunque non comprate le Blade a caso, soprattutto se le trovate in offerta, basandovi orientativamente sulla taglia che portate di solito: le Blade vanno provate di volta in volta a seconda del modello e del materiale usato per la tomaia! ^_-
Quale dei modelli che vi ho mostrato vi è piaciuto di più? La Bladeone bianca è divetata la mia ossessione, ma vorrei anche il sandalo bicolore e la deco arancio effetto pitone... povera me, come farò adesso? ç___ç

sabato 8 febbraio 2014

Magazzini low cost e bancarelle a confronto: la rivincita dei saldi

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La crisi ha costretto molte persone, soprattutto imprenditori, a reinventarsi: con la dilagante precarietà lavorativa e i magri "stipendi" cui siamo costretti, la gran parte della gente non acquista più come prima, è attenta, prudente, ci pensa bene prima di spendere anche solo pochi euro, basta vedere i carrelli della spesa al supermercato: una volta con 100.000 lire lo stipavi fino all'orlo, mentre adesso con 50 euro ci tappezzi giusto il fondo, così tanta gente compra spesso solo il necessario. E cose come abbigliamento e accessori non sono necessari come mangiare e pagare le bollette. 
Ciò spiega come mai negli ultimi anni sono sorti come funghi non solo gli outlet, ma anche grandi magazzini low cost, a volte con prezzi talmente bassi da essere più convenienti delle bancarelle. Un esempio è Centro Moda, una catena di megastore presente nel Lazio e a Pisa che vende abbigliamento e intimo per uomo, donna e bambino. Tra i suoi marchi annovera Enrico Coveri, Carrera, Gian Marco Venturi, Liabel, Lepel, Pompea, Diadora, Laura Biagiotti, Renato Balestra, Pierre Cardin, Luciano Soprani, Roberta, Disney.
Shoegal e io abbiamo fatto una capatina nello store di Ciampino, non avevamo molto tempo per girarlo tutto, ma per il bene dell'umanità (e volendo approfittare dei saldi), abbiamo fatto il possibile per capire se era uno store che faceva al caso nostro (e vostro). Ebbene, nel settore donna, vi erano moltissime proposte interessanti, tra abiti, maglie, top, pantaloni e gonne: l'offerta era davvero varia, ma soprattutto economica, il problema era che non riuscivamo a capire se tutto fosse scontato del 50% o solo gli accessori, i cartelli sparsi in giro erano davvero ambigui. Solo una volta alla cassa il dubbio è stato fugato, così mi sono portata a casa due proposte di Rossomela:


Scarpe: Le Silla

Questa bellissima maglia ottanio con cordoncino l'ho pagata, scontata, solo €7,50!

Ho speso in tutto circa 25 euro, l'abito l'ho pagato meno che su una bancarella! °_° A dimostrazione di ciò,  qualche settimana fa ho acquistato, in due bancarelle diverse al mercatino di Ugo Ojetti, due capi d'abbigliamento, un abito e un cappotto, che ho pagato rispettivamente 18 e 20 euro:


Scarpe: ISLO



Nel caso del cappotto, ho dovuto sostituire la cinta con una in pelle scamociata che già possedevo, in quanto la cinta originale, tono su tono, faceva effetto vestaglia, orribile.
Ovvio che, se non fosse per i saldi, comprare alle bancarelle sarebbe più vantaggioso, ma non moltissimo: le bancarelle stanno alzando i prezzi e mi capita sempre più spesso che per un abito "Made in Italy" (cioè fatto dai cinesi in Italia), appeso ore e ore all'aria aperta e quindi esposto allo smog o comunque alla polvere, mi venissero chiesti 25 euro.
Ma anche no.

martedì 4 febbraio 2014

Il mercatino di Conca d'Oro, tra abbigliamento, gastronomia e antiquariato

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In via Conca d'Oro 143, tra il Ponte delle Valli e il Parco delle Valli, letteralmente a pochi passi dalla fermata (per ora capolinea) Conca d'Oro della Metro B1, si trova il Mercatino di Conca d'Oro, aperto tutti i sabati e le domeniche, dalla mattina alla sera:




Gli stand sono fissi, per cui il mercatino si svolge in teoria anche con la pioggia, dipende dagli standisti aprire o meno i propri stand. Di certo il sabato pomeriggio e la domenica troverete gli stand quasi tutti aperti, stand che vanno dall'abbigliamento - anche firmato - alla gastronomia, all'antiquariato, all'usato, all'oggettistica, alla gioielleria, ai DVD, ai casalinghi, ecc. Insomma è molto vario, ma ben diviso per settori.
Lo pubblicizzo per via degli stand che vendono abbigliamento, in quanto spesso mi è capitato di trovare merce firmata a prezzi sempre, incredibilmente stracciati, come questo abito di Roberto Cavalli, pagato - giuro sulla vostra divinità preferita - 10 euro:


Scarpe: René Caovilla.

O questo abitino di lana e velluto di Habana cui è stato abinato un bolerino di Lizalù, venduti insieme per 5 euro (e la negoziante mi ha anche dato un paio di orecchini in omaggio!):


Scarpe: ISLO.

O ancora, questo tubino nero che ho pagato 10 euro e a cui è stata tagliata via la targhetta, per cui non saprò mai il marchio, ma essendo ben rifinito non penso proprio che sia cinese:




O questa camicia-body di Matt Davis con ruches, che ho pagato solo 3 euro!




O infine questa maglia misto angora, cashmire, lana e nylon, elasticizzata in vita, a soli 5 euro:




Edit: dimenticavo questa maglietta elasticizzata di (Sandro?) Ferrone in velour a 2 euro! ^^




Se fate prima ad arrivare in macchina piuttosto che con la metro, proprio accanto al mercatino c'è un parcheggio, cosa aspettate? ^_^

sabato 1 febbraio 2014

Abbigliamento firmato al mercato di Ugo Ojetti: il mio shopping

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Buongiorno ragazze!
Qualche settimana fa, prima che la pioggia conquistasse il mondo, sono tornata con Cristina al famoso mercato di via Ugo Ojetti; questa volta però le scarpe non erano la nostra priorità, dato che dal Signor Francesco non ci sono novità da settimane e lo stesso vale per Tacchi a Spillo. Ci siamo quindi dirette senza tergiversare verso la bancarella di abiti firmati che avevamo avvistato in precedenza, sperando di riuscire a fare qualche affare grazie ai saldi.
Come sempre intorno ai vari banchetti il panico assoluto: donne di ogni età colte dalla foga da shopping, intente a frugare tra la merce in offerta a 10 euro abbandonata sui tavoli. Purtroppo io non amo questo tipo di esperienza, perdo subito la pazienza e non mi piace essere strattonata per così poco; Cristina invece è un segugio, capace di scovare diamanti anche nella terra. Ho quindi momentaneamente abbandonato il campo di guerra concentrandomi sulla merce appesa, e tra tubini e vestitini ho visto lui: un abito blu di Pinko decorato con delle bellissime pietre dure multicolor; ho cercato di avvicinarmi ma ho visto subito una mano sconosciuta afferrare la stampella e via... era andato! Per fortuna era di una taglia minuscola, mentre la mia giaceva indisturbata in un angolo; grazie ad uno dei ragazzi che lavorano alla bancarella l'ho conquistato:




Le pietre al sole sono uno splendore, e il vestito fascia il corpo alla perfezione; il drappeggio sulla pancia è strategico, perché nasconde alla grande eventuali eccessi gastronomici, non potevo non prenderlo! 70 euro ben spesi, per un'ottima causa. L'abito è della linea Pinko Wedding, non vedo l'ora di indossarlo.




Non paga di ciò sono miracolosamente riuscita a trovare una cosetta anche nel mucchio degli articoli a 10 euro: un abitino nero dal gusto gotico, scollato e asimmetrico. Mi ha colpito la decorazione dorata, ho una passione per i teschi e questo con tanto di occhi di cristallo mi ha ipnotizzata! L'ho già indossato ed è molto sexy, la scollatura è piuttosto profonda:




Non contenta di questi acquisti ho comprato anche una collanina in un altro mercato, ma di quella parleremo la prossima volta!