domenica 4 marzo 2012

YSL made in Italy e made in Spain

Questa non me l'aspettavo. Non immaginavo che un marchio come Yves Saint Laurent facesse commissionare la produzione di alcune calzature in Italia e di altre in Spagna, per venderle poi allo stesso prezzo.
Sul sito, alla voce sandals, YSL propone quasi soltanto il modello Tribute in quasi tutte le varianti possibili, manca solo il denim:

€750 - Made in Italy

€750,00 - Made in Italy

€795,00: notare il diverso colore dei listini affrontati, sarà per questo che costano di più? - Made in Italy

€595,00 per un sandalo in textured patent leather anche in blu, rosa, viola, beige, navy... - Made in Italy

€595,00 - graphic patent leather - Made in Italy

€595,00 - cuoio - Made in Italy

€795,00 - Made in Italy - è sempre di pelle, perché costa molto più delle precedenti?

€615,00 - gold metallic leather - Made in Italy

€915,00 - leopard printed calfskin - Made in Italy

Direi che la scelta non manca ed è proprio il caso di dire che cavallo che vince non si cambia. MAI.
E poi ci sono le zeppe ondulate, come questa molto carina in suede navy che ricorda le onde del mare, si chiama Riviera, costa €595,00 ed è... made in Spain?!

€595,00 - Made in Spain

O questa in corda, sempre fatta in Spagna, che si chiama Saint Malo e costa €395,00:

€395,00 - Made in Spain

Adesso, con tutto il rispetto e senza offesa... ma stiamo scherzando?! Far pagare una scarpa fatta in Spagna come se fosse fatta in Italia?! Per quanto ben realizzata, sarà costata a YSL molto meno di quanto gli costerebbe farla fare in Italia, come può chiedere lo stesso prezzo di una Tribute?

15 commenti:

  1. La questione della doppia provenienza non la capisco, però parlando delle mille versioni della tribute come si può non amare la seconda??? *.*

    RispondiElimina
  2. Ehm, YSL non è l'unico ad avere doppie produzioni!!

    RispondiElimina
  3. Molti brand hanno fatto anche peggio: Pensa a Moreschi, grandissima griffe delle scarpe da uomo forse il top, che ha spostato tutta la sua produzione in Romania. E vende le sue scarpe sempre ai soliti prezzi da panico. Anzi, alcune le ha addirittura alzate.

    Moltissime ditte, quasi tutte, hanno spostato la loro produzione dove costa poco ç_ç abbassando la qualità del loro operato...

    Momo

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Guarda, dopo Diane Von Furstenberg made in China e Valentino made in Egypt mi aspettavo di tutto, sul fronte dell'abbigliamento, ma non su quello delle scarpe! Ero certa che nessun grande stilista avrebbe mai spostato la produzione delle scarpe, in tutto o in parte, fuori dall'Italia! ç__ç Pensavo che la nostra fosse una roccaforte! T__T

      Elimina
  4. Concordo con le altre, la crisi (ma secondo me sarebbe successo a prescindere) ha portato anche i brand del lusso a spostare le loro produzioni nei paesi in cui costa meno, ovviamente a discapito della qualità, da Burberry ad es. molti prodotti risultano made in Romania! Riguardo i Tribute è un modello che mi è sempre piaciuto e che spero un giorno di avere ai miei piedini! :) Baci Laim

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Quando ho lavorato per Gente - quindi ben prima dell'inizio della crisi - ho visto bolle di accompagnamento della merce che arrivava che facevano accapponare la pelle, ma le scarpe erano sempre made in Italy, come ho detto a Momo ciò mi ha spinto a credere che questa roccaforte della moda sarebbe rimasta inviolata! ç__ç

      Elimina
  5. Non dipende solo dalla crisi, Vuitton da sempre produce in Francia e in Spagna!!

    RispondiElimina
    Risposte
    1. In Spagna fa produrre le cinture, se non erro. Anche le borse? °_°

      Elimina
  6. Per Chris che ha pubblicato il post: prima di parlare osserva bene le foto. Il sandalo da 795 e quello da 595 non sono uguali. quello da 795 ha i bordi della tomaia cuciti e ripiegati. quello da 595 in marrone scuro ha i bordi tagliati a filo senza cuciture. sono lavorazioni che fanno la differenza. forse non giustificano tutta la differenza di prezzo. ma da quando in qua è un mistero o una cosa di cui stupirsi il prezzo delle firme?ricaricano anche di 10 volte il costo. posso farlo, vendono il nome e la gente lo compra. ti stupisce ancora la cosa?

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Innanzitutto, occorre firmarsi. A chi sto rispondendo?
      Secondo, il tuo tono aggressivo non mi piace, calmati.
      Terzo, io conosco i prezzi REALI di borse, scarpe e abbigliamento firmato, ho lavorato per una società di alta moda in qualità di data entry, inserivo gli ordini della merce che veniva ordinata in stock con i relativi prezzi di vendita al negoziante, cui poi veniva applicato il ricarico imposto o suggerito dalle ditte e non è certo 10 volte il prezzo di acquisto, sarebbe semplicemente assurdo! I ricarichi applicati sul prezzo fatto al negoziante andavano, a seconda del marchio, dal 120 al 250%, a volte anche di più.
      Quarto, io non mi stupisco dei prezzi folli delle grandi firme, leggi bene prima di scrivere: io mi stupisco dei prezzi assurdi chiesti per produzioni fatte in paesi a basso costo del lavoro e dove di certo la qualità della produzione non è la nostra, però viene comunque applicato lo stesso prezzo elevato al pubblico COME SE la produzione fosse stata realizzata in Italia.
      Quinto: la differenza di 200 euro in uno stesso modello realizzato con due materiali differenti dipende soprattutto dal ricarico applicato all'origine sul prezzo fatto al negoziante, in quanto se le cuciture in più determinano un lavoro maggiore e quindi un costo maggiore, la differenza all'origine è minima, ma aumenta con il ricarico.

      Elimina
  7. Per la mia esperienza posso dirti che le scarpe spagnole sono buone, fatte bene e bei pellami. Prendi come esempio Chie Mihara, Pedro Garcia o Pura Lopez: morbide, non fanno male e insomma io le adoro! :D
    Certo è vero che il Made in Italy sarà tutt'altra cosa ma anche gli spagnoliti son bravi dai ;P
    Per il fatto dei prezzi beh, il marchio è quel che è e non può certo fare differenze.. anche se non è corretto!

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Per la mia esperienza posso dirti che le scarpe spagnole sono buone, fatte bene e bei pellami. Prendi come esempio Chie Mihara, Pedro Garcia o Pura Lopez: morbide, non fanno male e insomma io le adoro! :D

      Il primo nome non lo conosco, ma gli altri due sì, avendo ho toccato con mano le loro creazioni, per cui non ho bisogno di crederti sulla parola, so che gli spagnoli sono bravi, tuttavia sono certa che gli stilisti li pagano di meno per i lavori che commissionano loro, però il prezzo che chiedono al pubblico è uguale a quello dei prodotti fatti fare in Italia, dove di certo la commissione gli costa di più. Ecco, quello che non mi va giù.

      Elimina
  8. Le borse di Prada sono cucite qui nella periferia romana, ma sono comunque fatte con cura e qualità. Queste mi sembrano scarpe molto belle comunque.

    Don't Call Me Fashion Blogger
    Facebook
    Bloglovin'

    RispondiElimina